Acqui: tre buoni motivi per votare Lorenzo Lucchini

per mafalda conti
Autore originale del testo: Alessandro Franchini
Fonte: Il Piccolo

Nell’Acquese Gian Franco Ferraris è conosciuto come figura politica di lungo corso, da sempre appartenente alla sinistra nonostante non sempre abbia condiviso le linee guida impartite dalle segreterie locali. Nel 2007 è stato anche candidato sindaco ad Acqui Terme, battuto al ballottaggio proprio da Danilo Rapetti. In vista del secondo turno, spiega perché a suo parere è Lorenzo Lucchini la scelta giusta per Acqui Terme.

«Sono convinto che potrà essere davvero il sindaco di tutti. Di tutti anche di coloro che non lo voteranno,  svolgerà il suo mandato con la diligenza del buon padre di famiglia. Pur avendo commesso degli errori reputo che come amministratore Lucchini sia molto maturato, soprattutto negli ultimi tre anni. Ha gestito la pandemia con competenza ed equilibrio, spendendosi moltissimo e dimostrando un autentico senso di responsabilità verso tutti i cittadini, in particolare nei confronti dei più fragili».

Ferraris, però, parla anche di programmi:

«I progetti messi in atto da Lucchini possono diventare davvero strategici per Acqui Terme. Nel suo programma c’è il futuro della città. Un programma attuale ed attuabile: parchi tematici, giardini sensoriali, piste ciclabili e riqualificazione degli spazi urbani. Se portati a compimento questi interventi, al contempo, miglioreranno la qualità della vita dei cittadini, anche dei meno giovani e dei disabili, troppo spesso trascurati, e riporteranno in città il turismo di pregio, su questo non ho dubbi».

Capitolo Terme: come più volte ha avuto modo di ribadire, Gian Franco Ferraris non condivide le critiche mosse nei confronti di Lucchini,

«critiche espresse anche da chi ora è in squadra con Rapetti e in tempi non sospetti rilasciava dichiarazioni entusiaste per la cessione delle Terme ai Pater. Ci vuole un bel coraggio da parte di Rapetti, Bertero e C. a riversare le colpe su chi è subentrato quando ormai al Comune non rimaneva che una parte irrisoria delle quote societarie. Le vere responsabili del fallimento del settore termale sono le amministrazioni precedenti, che dovrebbero chiedere scusa agli acquesi».

Soprattutto un aspetto, però, ha spinto Ferraris a sostenere pubblicamente il sindaco in carica,

«ovvero la violenza degli attacchi personali a lui rivolti. Abbiamo assistito a una campagna elettorale davvero volgare, e so bene quanto sia difficile difendersi quando si viene travolti da simili ingiurie. Qualcuno sostiene che la città è nel degrado? C’è da chiedersi chi l’abbia portata a questo punto. Il declino economico di Acqui Terme non è certo iniziato nel 2017…».

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