Tiziana Ferrario: La grande emozione di vedere una donna nel ruolo di Presidente del Consiglio

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Tiziana Ferrario
Al di là dei tanti distinguo, rimane la grande emozione di avere visto finalmente una donna al centro della scena nel ruolo di presidente del consiglio. Non era mai successo in Italia, uno tra i paesi più ricchi e industrializzati del mondo nel quale però il cammino delle donne è molto lento. Un altro tetto di cristallo è crollato, un’autostrada si è aperta per tante altre giovani donne che verranno. Solo chi ha attraversato anni complessi di battaglie femministe per i diritti può capire quanto sia stata importante la giornata di oggi e non a caso Giorgia Meloni, che non rappresenta quelle battaglie, ha sentito il bisogno di ringraziare le tante donne che l’hanno preceduta, arrivando per prime in ruoli una volta solo maschili. Sono state loro a costruire quella scala che ha consentito a Meloni di salire tutti i gradini sino alla guida del governo. Sentirle citare e ringraziare per nome, una per una, è stato commovente: Cristina, Grazia, Alfonsina, Maria, Tina, Nilde, Rita, Oriana, Ilaria, Elisabetta, Samantha… donne coraggiose e contro corrente che hanno contribuito alla storia del nostro paese. Giorgia Meloni ha tenuto un lungo discorso con toni molto diversi quando ha parlato di se stessa e quando ha analizzato la situazione politica ed economica dai rapporti con l’Europa alla guerra in Ucraina. Ha fatto intendere che non è disposta a compromessi a costo di non farsi rieleggere. Ha ribadito con orgoglio la sua storia personale e si è definita una underdog, una sfavorita che stravolge i pronostici. Continuerò ad esserlo-ha promesso- continuerò a stravolgere i pronostici. Giorgia Meloni ha fatto un discorso che alle opposizioni non è piaciuto ed era prevedibile. Troppo retorico, hanno detto alcuni, non ha chiarito dove troverà le risorse per fare quello che dice, hanno detto altri. Ci sarà tempo per fare una relazione più dettagliata su come si svilupperà l’azione di governo. Il discorso di oggi doveva lanciare un segnale del cambiamento di passo con l’arrivo di un governo di destra guidato da una donna. E di passaggi significativi su vari temi Meloni ne ha fatti tanti, dalla gestione dell’immigrazione ai servizi alle famiglie. Anche questa volta ha voluto aggiungere un altro tassello a quella nuova immmagine più rassicurante che sta costruendosi rispetto al passato. “non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici -ha detto- Per nessun regime, fascismo compreso. I totalitarismi del ‘900 hanno dilaniato l’intera Europa – ha aggiunto -E l’orrore e i crimini, da chiunque vengano compiuti, non meritano giustificazioni di sorta, e non si compensano con altri orrori e altri crimini. Nell’abisso non si pareggiano mai i conti, si precipita e basta”.Sono lontani i tempi in cui, ventenne, elogiava Mussolini definendolo il miglior politico degli ultimi 50 anni. Si cresce, si cambia e Giorgia Meloni è cresciuta. Speriamo che nel suo vocabolario trovino posto anche le parole solidarietà, inclusione e lotta alle disuguaglianze . Speriamo anche che crescano i suoi compagni di viaggio che negli ultimi giorni, Salvini in testa e Berlusconi in coda, hanno dato l’impressione di smaniare e di non avere ancora accettato l’idea che il capo oggi è lei.
Commento di Gian Franco Ferraris: Giorgia Meloni: la fatina ignorante
Mussolini (che era più strutturato degli esponenti della destra attuale) aveva nel primo governo (discorso del bivacco) illuso gli ambienti liberali, cattolici e la borghesia italiana. Anche nelle relazioni internazionali aveva la stima degli Usa e dell’Inghilterra. Il futuro dell’Italia e dell’Europa stessa (intrisa di grettezza economica, con la guerra vicina e gli Usa che hanno l’obiettivo di indebolirla ulteriormente) sono incerti e in balia di cupe tempeste. Temo che il destino dell’Italia – ben che vada, sia quello di diventare il mezzogiorno d’Europa. Nelle classi dirigenti pubbliche e private non c’è consapevolezza dei problemi veri e le classi subalterne oltre che inconsapevoli sono impegnate a arrivare a fine mese o drogate dai mass media e dall’ignoranza. Questo governo, compresa la premier è inadeguato ad affrontare il mondo attuale e il Pd è ridicolo.
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