Genesi: Con il sudore della fronte mangerai il pane

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Fonte: facebook

di Alfredo Morganti – 25 febbraio 2015

A tu per tu (un tot per un tot)

Ieri a un convegno della Filcams CGIL, Filippo Taddei ha fornito la sua definizione di ‘lavoratore’: “un insieme di competenze”. Non una persona, ma un ‘insieme’, una specie di entità matematica, da cui scompare ogni altra caratterizzazione (prima di tutto la sua condizione sociale e poi ogni altra specifica psicologica, affettiva, e così via). Certo, se è questo il lavoratore, è normale che lo si tratti a suon di indennizzi e ‘monetizzazioni’, così come si farebbe con una qualsiasi merce. In fondo, un’automobile è un complesso di ‘pezzi’ funzionali al suo movimento e di successivi optional: il prezzo dipende da quella funzionalità, da quei pezzi, dagli accessori offerti in più. Quando si fa una permuta, si monetizza l’automezzo e si procede allo scambio. Un tot per un tot. Ha ben donde la Camusso a ricordare che di persone si parla, non di ‘insiemi’ astratti. E che il problema è pure ‘quali competenze’, visto che il mercato del lavoro si regge sul lavoro dequalificato, sul precariato, sulla massa manovrata delle braccia e delle menti, e da oggi sui contratti a tutele crescenti, che la Camusso stessa preferisce chiamare (e fa bene) contratti a ‘monetizzazione’. Ci vorrebbe una cifra di soldi pubblici per avviare la flexsicurity, 12-15 miliardi di euro all’anno, non il miliardo e mezzo stanziato dal jobs act (se non ricordo male). Fasci di competenze? Be’, se anche fosse, non siete nemmeno capaci di assicurarle a tutti.

Tra qualche mese (ma già oggi) si sbandiereranno le cifre delle nuove fantasmagoriche assunzioni. Pochi si chiederanno la ‘qualità’ di questi lavori, pochi altri valuteranno se si tratta di vecchi contratti da dipendente tramutati in nuovi contratti a tutele crescenti, pochi sapranno che molte assunzioni saranno prodotte da enormi sgravi fiscali a vantaggio delle imprese (finanziati per il 2015 e poi chissà), altri ancora nemmeno sospetteranno che forse molti ‘neoassunti’ lo diventeranno col cambio della commessa negli appalti. Un mondo più complesso della propaganda presto esigerà il conto. Senza contare che, sia come sia, dopo tre anni te ne potresti andare contrattando il tuo indennizzo sino a un massimo fissato, e a farlo sarete soli, tu e il tuo imprenditore, a tu per tu, un tot per un tot. Vite di individui che valutano le competenze in gioco e dimenticano (entrambi) la persona. Perché il brutto sarà che anche la ‘persona’ stessa, quell’uomo, quella donna che si accingono a chiudere un rapporto di lavoro intascando un assegno, concepiranno se stessi come puri insiemi di competenze, magari formate a proprie spese, con stage, tirocini gratuiti, corsi privati, master o un duro apprendistato di specializzazione. Competenze mie, che gli altri valutano e monetizzano a loro piacimento. Anzi a piacimento della legge.

fabb

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