Ipocrisie di scuola antica.

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

Signora Elisabetta Belloni, a me è molto dispiaciuto, ma lei non si avvilisca: sarà per la prossima volta.

I tempi non ancora maturi, e gli impedimenti oggettivamente insuperabili, non hanno reso possibile la sua elezione a Presidente della Repubblica.

Quali? Io mi permetto di segnalarne qualcuno, accompagnandolo a dei modesti suggerimenti.

Innanzitutto il nome. Ad Elisabetta Belloni aggiunga anche il cognome del suo defunto marito, e di qualche suo vicino di casa.Non so se suonerà meglio, ma tutti penseranno ad un’altissima carica dello Stato.

Lei ha poco più di sessant’anni e neppure li dimostra. Abbia meno attenzione per la cura del corpo, non si lavi troppo spesso, soprattutto i capelli. Invecchiare il suo aspetto le gioverà.

Lei è una donna, ma è anche colpevolmente femminile. Si vesta da maschio, si trascuri. Gli italiani non vogliono solo più Europa, ma anche più peli superflui, e ben visibili! Eviti di apparire troppo spesso sorridente. Si presenti sempre ingrugnita. La riterranno tutti più credibile.

Lei è conosciuta in tutto il mondo, ma poco in Italia.Programmi delle comparsate dalla Gruber, da Floris e da Vespa

La sua carriera nella diplomazia è stata straordinaria e immacolata. Lei ha estimatori ovunque, ma purtroppo ha anche due enormi macigni contro: Italia Viva e  LEU.

Infine, in questi tempi di costruttori, lei non ha amici, legami e rapporti con i muratori. E’ un handicap non da poco, come lei certamente sa.

Gentile Signora, se il prossimo 8 Marzo dei signori sedicenti suoi amici e “femministi” le invieranno gli auguri per la Festa della donna, lei li mandi a c….. là dove le ortiche crescono più alte!

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