Il combinato disposto della destra

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Il combinato disposto della destra
Fate il combinato disposto di questi tre fatti politici: 1) l’SMS con cui è stato comunicato ai detentori di RDC la cessazione della sua erogazione; 2) la cancellazione della parte di PNRR (16 miliardi) destinata a sanità, comuni e ambiente e lo storno di queste somme alle imprese, in particolare Eni, Enel, Terna, Snam, Confindustria col piano “Transizione 5.0”, il settore delle costruzioni col nuovo Ecobonus sociale e l’efficientamento energetico degli immobili pubblici; 3) la battaglia sul salario minimo, che destre e renziani vorrebbero cancellare ancor prima che se ne possa discutere in parlamento o, al più, dilazionare a tempo perso.
Ecco, questo combinato disposto spiega meglio di ogni altro ragionamento possibile quale sia la strategia della destra e dei suoi scudieri terzopolisti. Togliere risorse pubbliche ai ceti popolari, al lavoro, a ultimi e penultimi, e spostarle verso i soliti “vincenti” (Confindustria, imprese private e para-pubbliche, soggetti dell’economia) senza alcuna speranza che il bene pubblico sia preso mai in considerazione, nemmeno per caso. Certo, direte voi, il governo sta pagando le cambiali ai suoi grandi elettori. Questo è. Il punto è pure che i soldi del PNRR interessi compresi li salderanno in futuro tutti quelli che pagano le tasse, non quelli che chiedono i condoni fiscali, ma vorrebbero comunque servirsi della sanità pubblica e della restante ricchezza sociale come se niente fosse. Letteralmente aggratis.
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