di Luigi Altea 17 febbraio 2016
Temo che sarà più facile vedere un pastore sardo in jeans, bere una Coca-Cola… che vedere il Partito Democratico partorire una legge degna sulle Unioni Civili.
Quando si è trattato di ridurre i diritti dei lavoratori, di confezionare una legge elettorale in funzione delle ambizioni del Capo, o di sconvolgere la Costituzione, il PD ha dato prova di una straordinaria efficienza, costringendo all’obbedienza i dissidenti interni, e trovando soccorrevoli convergenze con le opposizioni.
Allorché si tratta, però, di riconoscere fondamentali diritti di cittadinanza, il motore perde colpi…il logorroico Capo diviene afono e la sua gestualità espansa si ritrae…
Il merito dei successi è stato sempre assegnato alla volitiva genialità del Capo. Ora vedrete che la colpa del fallimento sarà attribuita ad altri…
Resta il fatto che il PD, ricco di esperti in tagliole e “canguri”, si è dimostrato ancora una volta incapace di sogni…
E’ sempre molto attento ai sondaggi, ma è sordo al gemito delle minoranze umiliate.
Quello che doveva essere il partito nuovo della sinistra, ha smarrito l’alfabeto dei bisogni, la sintonia col grido degli esclusi.
Ieri le ali non si sono aperte perché, come direbbe Gaber, il PD è un gabbiano senza più neppure l’intenzione del volo.